lunedì 12 dicembre 2011

"QUELLI DI PIAZZA DEL POPOLO"

E' stata inaugurata, lo scorso 10 Dicembre 2011, un'mportante mostra, "Quelli di Piazza del Popolo", Schifano, Angeli e Festa a Édone, Area Culturale Polivalente, in via Cavour, 39 - Vittoria (zona San Giovanni).
In mostra sono esposte circa 30 opere uniche dei tre artisti, che dagli anni ’70 hanno fatto l’arte pop in Italia, rappresentando icone della nostra cultura,
come Rauschemberg, Warhol, Lichtenstein fecero in America.

La Pop Art rappresentò quello che più facilmente era riconoscibile dalle masse, rivolgendo la propria attenzione agli oggetti, ai miti e ai linguaggi del consumismo.



venerdì 14 ottobre 2011


Si inaugura sabato 22 ottobre a Vittoria una prestigiosa mostra di Aligi Sassu.
Circa 50 opere su carta tutte inedite si potranno ammirare, nella splendida cornice di Sala Mazzone, ripercorrendo il percorso artistico di questo grande maestro.
Protagonista della storia artistica italiana, Sassu ha realizzato nelle sue opere un duplice linguaggio “tra realtà e mito”, maestro del colore è famoso soprattutto per i suoi cavalli, tema ricorrente e determinante, anche perché avendo egli attraversato una corrente futurista, non poteva non essere affascinato da questo splendido animale che aveva trovato un vero e proprio elogio tra i protagonisti del movimento marinettiano.
Negli anni ’30 inizia il ciclo pittorico più importante di Sassu, gli “Uomini rossi”, che mettono in crisi la visione novecentista dell’uomo.
I ragazzi raffigurati dall’ artista sono simbolo di protesta per la libertà dei valori in quell’Italia dominata dalla dittatura, il rosso, brillante, sanguigno, infuocato che caratterizza questo ciclo rappresenta la svolta per la pittura italiana.
Il percorso artistico di Sassu, continua negli anni ’40 e ’50, con la guerra e le lotte sindacali, quindi la sua pittura viene immersa in un contesto storico- sociale e si conclude negli anni ’90 con le opere più mature dell’artista, nelle quali ricorre la percezione della dimensione mitica della vita e della storia.
L’esposizione curata da Bosco Giovanni ha lo scopo di illustrare le tappe più significative della vita artistica e creativa di Sassu, il quale confida di avere una predilezione per la pittura del maestro scrivendo nel catalogo a corredo “Sassu per molti è l’artista dei cavalli, verdi ,neri, rossi, bianchi, in branchi selvaggi battaglie titaniche , come ispirato da canti omerici, li ha dipinti senza mai imbrigliarli , senza mai sellarli a simboleggiare il vigore , la bellezza, la libertà, la fantasia prive di qualsiasi limite che l’uomo possa imporre”.
Si avrà quindi il piacere di ammirare opere su carta (pastelli, acquerelli, chine) dove il segno leggero ma indiscutibilmente sicuro ed il vigore delle forme mantengono la stessa importanza delle opere ad olio, anzi, ci inducono a pensare che la forza non sta nella materia ma nel pensiero.
La mostra avrà a corredo un catalogo dove saranno pubblicate tutte le opere e testi critici del prof. Francesco Gallo e Natalie Sassu Suarez.

Vernissage sabato 22 ottobre 2011 presso sala Giuseppe Mazzone, piazza Enriquez alle ore 19.30.
La mostra si protrarrà fino al 28 novembre 2011
Orari: 10.00/13.00 – 17.00/20.00 (lunedì chiuso).
Ingresso gratuito.
Info: tel: 0932-861621 cell: 333-1620826
e-mail: arteviva@live.it web: www.arte-viva.org





ALIGI SASSU ( 1912 – 2000 )

Aligi Sassu nasce a Milano il 17 luglio 1912 da Lina Pedretti, originaria di Parma, e da Antonio Sassu, uno dei fondatori del partito socialista di Sassari.
Nel 1921 la famiglia si trasferisce a Thiesi, in Sardegna, e vi rimane per tre anni, periodo breve ma fondamentale per le impressioni che permearono l'animo dell'artista.
Avviene qui infatti l'incontro con i cavalli e con i colori forti del paesaggio mediterraneo.
Tornato a Milano, si entusiasma nella lettura di riviste e testi futuristi, interesse infuso in lui dal padre, che lo portò a soli sette anni nel 1919 a visitare la prima collettiva dei futuristi al Cova.
Non si tratta però del primo contatto con tale movimento, vista l'amicizia che legava il padre a Carlo Carrà.
Proprio in questo periodo si cimenta per la prima volta con i colori.
Nel 1925 è costretto dalle difficoltà economiche della famiglia ad abbandonare la scuola per lavorare come apprendista in un'officina litografica, la Pressa; l'anno dopo lavora come aiutante di un decoratore murale. Riesce però a concludere gli studi alle serali.
Nel 1927 acquista "Pittura scultura futuriste (dinamismo plastico)" di Boccioni, artista di cui ha la possibilità di ammirare alcune opere presso Fedele Azari, che le aveva momentaneamente in custodia per un' esposizione.
Insieme a Bruno Munari viene a sapere che Filippo Tommaso Marinetti avrebbe incontrato giovani artisti all'Hotel Corso, si presenta così portando i disegni su Mafarka il futurista, opera di Marinetti stesso.
La sera dopo, durante una manifestazione, Marinetti li indica come " due giovani promesse dell'arte italiana" e nel 1928 invita Sassu a mandare due opere alla Biennale di Venezia: Nudo plastico e l'Uomo che si abbevera alla sorgente.
Il 31 marzo dello stesso anno Sassu firma insieme a Munari il manifesto della pittura Dinamismo e riforma muscolare, rimasto inedito fino al 1977.
Nel '29 si iscrive all'Accademia di Brera; qui conosce Lucio Fontana col quale lavorerà anni dopo ad Albissola.
Dopo due anni è costretto ad abbandonare l'Accademia per motivi economici, frequenta così l'Accademia Libera istituita dal direttore della Galleria di Milano, Barbaroux, che permette a Sassu e ad altri artisti impossibilitati a mantenersi i corsi di Brera di disporre di cavalletti e modelle in cambio di un quadro al mese per la sua galleria.
Ma questa accademia ha vita breve e Sassu continua la sua attività in uno studio affittato in piazza Susa insieme a Manzù.
Nel 1929 espone in due mostre collettive a Milano.
E' il periodo in cui, in antitesi con Novecento, nascono i Ciclisti e gli Uomini rossi, conseguenza della passione del maestro per Masolino e Beato Angelico.
Nel 1932 espone con altri artisti presso la Galleria del Milione e, grazie all'interesse suscitato da questa mostra, viene pubblicato da Sandro Bini il primo testo sul lavoro di Sassu.
Nell'autunno del 1934 parte per Parigi e vi soggiorna per tre mesi.
Qui visita una mostra di Matisse e studia presso i musei l'opera di grandi artisti quali Gericault, Cezanne, gli impressionisti ma soprattutto Delacroix, di cui legge i diari presso la biblioteca Sainte Geneviève.
Questo primo viaggio a Parigi conferma in Sassu il suo grande amore per la pittura dell'Ottocento francese e gli lascia negli occhi la luce dei numerosi caffè che diverranno tema da lui spesso frequentato.
I soggetti sono ora tratti dalla realtà nei suoi risvolti sociali e dal mito, spesso da leggere in chiave simbolica.
Nel 1935 torna a Parigi. In questo secondo soggiorno, oltre all'amore per l'arte e per la cultura cresce il suo impegno politico.
Manifesta infatti la sua posizione antifranchista con la Fucilazione delle Asturie.
E' proprio in questo periodo della guerra civile di Spagna che, insieme ad altri artisti, opera attivamente contro il fascismo.
Tornato a Milano, partecipa ad azioni di disturbo antifascista e a diffusione di stampa clandestina. Insieme a De Grada aveva persino contatti con gruppi antifascisti all'estero.
In occasione della sconfitta delle truppe di Mussolini nella battaglia di Guadalajara, prepara insieme a De Grada un manifesto che inneggia all'insurrezione, persuaso che si potesse sollevare anche in Italia.
La mattina del 6 aprile 1937 la polizia dell'OVRA, che già lo controllava da tempo, perquisisce la casa e lo studio trovando la bozza del manifesto e la carta per stamparlo.
Sassu, arrestato con l'accusa di complotto, viene rinchiuso nel carcere di San Vittore, e dopo sei mesi, in seguito all'interrogatorio, viene trasferito a Roma nel Regina Coeli con l'accusa di sovvertimento dell'ordine dello Stato e la condanna a dieci anni di reclusione.
Sono mesi di grave crisi, dovuta soprattutto all'impossibilità di dedicarsi allo studio e alla pittura.
Solo quando viene trasferito a Fossano, poco distante da Cuneo, nell'ottobre del 1937 gli viene concesso di scrivere e disegnare.
Realizza così più di quattrocento disegni di cui non gliene viene sottratto nessuno, si tratta in gran parte di ritratti di detenuti e disegni mitologici.
Intanto il padre sollecitava Marinetti e il dottor Veratti, entrambi benvoluti dal duce, a intercedere per il figlio: il 27 luglio 1938 gli viene concessa la grazia regia.
Rimane però sorvegliato speciale, condizione che non gli permette di frequentare luoghi pubblici e tanto meno di esporre le sue opere.
Continua comunque a dipingere opere di opposizione come Spagna 1937 e La morte di Cesare, ideata già ai tempi del carcere.
Nel periodo della sua reclusione, a Milano sorgeva Corrente.
Sassu, essendo sorvegliato speciale, dovette aspettare il marzo del '41 per allestire una personale nella Bottega di Corrente. E' qui che espone per la prima volta gli Uomini rossi.
Verso la fine del '44 vive a Zorzino, sul lago d'Iseo e qui, dopo aver collaborato con i partigiani di Montagna, vive i primi giorni della liberazione nel 1945.
Dopo tutti questi eventi che lo avevano tenuto lontano dai suoi, torna a Milano.
Nel 1947 si trasferisce a Castel Cabiaglio, in provincia di Varese.
Nonostante la grave crisi di quegli anni, lavora intensamente e sperimenta nuove tecniche.Dipinge soprattutto Caffè e quadri sacri.
A Castel Cabiaglio Sassu si era recato con De Tullio per lavorare in un'antica fornace del luogo, nascono così un centinaio di ceramiche.
Dopo poco tempo però è costretto ad abbandonare il luogo e decide di riprendere i contatti con Tullio Mazzotti che lo invita a lavorare da lui ad Albissola.
Qui intesse amicizie con molti artisti che si trovano lì per il suo stesso motivo e fianco a fianco lavorano e provano nuovi modi di coniugare forma e colore.
E' il 1954 quando insieme a Mazzotti e a Fabbri si reca a Vallauris ed incontra per la prima volta Picasso, che in quel tempo lavorava lì. Lo incontra di nuovo dopo due anni a La Californie dove Picasso gli mostra le sue sculture che avrebbe poi esposto al Museo di Antibes.
Nel 1964 inizia il periodo spagnolo, Sassu compra infatti una casa a Mallorca in Cala san Vicente. Si avvia così quella che Dino Buzzati ha chiamato la sua seconda giovinezza.
Nascono le Tauromachie e i paesaggi dell'isola, altri soggetti, come la tematica mitologica, vengono rivisitati e approfonditi e l'artista conosce anche una nuova tecnica, quella dell'acrilico, che gli permette di creare colori più vivi e luminosi, come quelli tipici di Mallorca, vissuta dal maestro come una seconda Sardegna.
Da quest'anno vive tra Mallorca e l'Italia dove nel 1967 si trasferisce a Monticello Brianza.
Nel '73 si dedica a scene e costumi dei Vespri siciliani per la riapertura del Teatro Regio a Torino e gli viene dedicata una sala nella Galleria dell'Arte moderna del Vaticano.
Nel 1976 realizza due mosaici per Sant'Andrea a Pescara e nel '77 espone a Rotterdam, Toronto e a Mallorca dove lascia Cala San Vicente per trasferirsi poco lontano, a Pollença in Can Marimon.
Nel 1981 si trasferisce da Monticello a Milano in via Brera.
Nell' '82 gli viene attribuito il riconoscimento " Gli uomini che hanno fatto grande Milano" e presenta i suoi cinquantotto acquerelli del 1943 ad illustrazione dei Promessi sposi.
Nel 1984 viene allestita una sua mostra antologica in Palazzo dei Diamanti a Ferrara dove espone centoundici opere. La mostra viene poi trasferita a Roma in Castel Sant' Angelo.
Lo stesso anno vede però anche un'altra grande antologica del maestro, quella allestita al Palazzo Reale a Milano con duecentosettantaquattro opere.
Altre esposizioni avvengono in quel periodo a Siviglia e in Germania, l'anno dopo a Madrid e in Canada dove una mostra itinerante sui Promessi sposi viene presentata a Toronto, Montreal e Ottawa.
Nel 1986 espone a Palma di Mallorca, alla XI Quadriennale di Roma, alla Triennale di Milano e alla Casa del Mantegna a Mantova.
Completa le centotredici tavole sulla Divina commedia, tre delle quali vengono acquistate dal Museo Puskin di Mosca.
A Monaco di Baviera, viene inoltre allestita una grande antologica con opere dal 1927 al 1985.
Nel 1992, ottanta dipinti compongono una mostra itinerante in Sud America che viaggia tra San Paolo, Bogotà e Buenos Aires.
Nel 1993 completa I Miti del Mediterraneo, murale in ceramica di 150 metri quadrati per la nuova sede del Parlamento europeo a Bruxelles.
L'anno successivo presenta Manuscriptum, una cartella con incisioni destinata alla mostra itinerante in Svezia "I ponti di Leonardo".
Nel '95 espone alla Galleria d'arte moderna e contemporanea di Bergamo e viene nominato Cavaliere della Gran Croce dal Presidente della Repubblica.
Il '96 vede la donazione alla città di Lugano di trecentosessantadue opere realizzate dal 1927 al 1996, nasce così la Fondazione Aligi Sassu e Helenita Olivares che organizza nel 1999 una mostra dedicata al futurismo, nel 2000 al primitivismo, nel 2001 agli Uomini rossi fino ad arrivare a quella del 2003 dedicata al realismo di Sassu.
Il 17 luglio 1999 per il suo ottantasettesimo compleanno si inaugura una grande antologica in Palazzo Strozzi a Firenze.
Nel mese di giugno del 2000 viene presentata ufficialmente a Besana in Brianza(MI), l'Associazione Culturale onlus Amici dell'Arte di Aligi Sassu, la sera del 17 luglio 2000, Aligi Sassu muore nella sua casa di Can Marimon a Pollença.
Il 14 dicembre del 2005 il Capo dello Stato, Prof. Carlo Azeglio Ciampi, ha conferito al Maestro il diploma di benemerenza di I classe (Medaglia d’oro) per la scuola, cultura ed arte per l’anno 2005.Tale conferimento è accordato a persone che abbiano acquistato titoli con opere di riconosciuto valore nel campo dell’Educazione, della Scuola, dell’Università e Ricerca e, più in generale, nella diffusione ed elevazione della cultura.




Ecco alcune opere presenti in mostra:


































giovedì 6 ottobre 2011


EDONE' PRESENTA
Nell'ottica della promozione del territorio, sensibile a quanto accade in campo artistico Edonè è lieta di ospitare il "MAP13" Movimento Artistico Proattivo, fondato nel 2010 da Stefano Fanara, Enzo Napolitano ed Eliana Re.




COMUNICATO STAMPA
AMACI
GIORNATA DEL CONTEMPORANEO 8 OTTOBRE 2011

AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani ha dato il via alla settima edizione della Giornata del Contemporaneo. Con il sostegno rinnovato della Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, l’Associazione promuove gratuitamente l’ingresso ai luoghi dedicati all’arte contemporanea: laboratori, gallerie, musei… e tutti gli spazi dove respirare area di creatività.

MOVIMENTO ARTISTICO PROATTIVO


Stefano Fanara - Eliana Re - Enzo Napolitano presentano
il MOVIMENTO ARTISTICO PROATTIVO-MAP13
con opere di pittura, scultura, fotografia, video ed istallazioni.
Collegamento in video conferenza tra le sedi di Bologna, spazio MELBOOKSTORE con presentazione a cura di Gerardo Bombonato – Presidente dell’ordine dei giornalisti della Regione Emilia Romagna e di Palestrina ( Rm) ATELIER ELIANA RE con presentazione a cura di Paola Tornai storico dell’arte.

LOCATION: GALLERIA EDONE’ ARTE VIVA CLUB


Via Cavour 39 - 97019 Vittoria (RG) Tel. +39 0932 987522 Cell. 333 1620826
info@arte-viva.org www.arte-viva.org

PRESENTAZIONE: 08 ottobre 2011 ore 17:30 a cura di EDONE’

DURATA EVENTO: DAL 8 OTTOBRE 2011 AL 22 OTTOBRE 2011
ORARI: dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 12:00 e dalle ore 15:30 alle ore 19:30



NOTE GENERALI :
Il movimento Artistico Proattivo, denominato Map 13 è stato fondato nel 2010 da Stefano Fanara, Enzo Napolitano ed Eliana Re.
Il progetto ha già avuto il consenso della critica specializzata con una importante esposizione effettuata nel mese di Novembre 2010, presso il Museo Civico Sciortino di Monreale (Pa). Alcune opere dei tre artisti fondatori del Movimento sono state acquisite dal Museo e fanno parte della collezione permanente insieme agli artisti storicizzati del museo tra i quali si ricordano Guttuso, Attardi, Calabria, Campigli, Cantatore, Carrà, Caruso, Casorati, Cesetti, De Chirico, De Pisis, Pirandello, Purificato, Rosai, Saetti, Schifano, Severini, Sironi,Soffici, Tamburi, Tosi, Trombadori, Turcato, Vespignani.
Tra le note personalità critiche che appoggiano il Progetto Map 13 e che hanno scritto per gli artisti del Movimento si ricordano:Gianluca Marziani, Paolo Levi, Valerio Grimaldi, Valerio Dehò e Vittorio Sgarbi.
Il linguaggio pittorico è solo una delle parti che compongono il Movimento Artistico Proattivo. Gli artisti, infatti, hanno sviluppato le tematiche del manifesto nelle diverse forme espressive: pittura, scultura, fotografia e video, prevedendo durante il percorso espositivo diverse installazioni.
Il tema espositivo sarà affrontato da molti punti di vista: durante l’inaugurazione, oltre alla presentazione del Mnifesto saranno presentate opere pittoriche, fotografiche, video, scultura e installazioni..
Il Movimento Artistico Proattivo è stato fondato da Stefano Fanara, Eliana Re ed Enzo Napolitano con l’intento di creare opere aperte a nuovi spunti ed interventi, una sorta di neverending work in progress che verrà affiancato nel suo cammino da altri artisti che ne vorranno fare parte e che si riconoscano nelle linee guida del Manifesto. Il lavoro degli artisti sarà arricchito dagli interventi dei critici, storici dell’arte, intellettuali e qualsiasi altro soggetto sociale voglia condividere con i fonda tori del Movimento un tratto di questo viaggio
Map 13 non è una mostra collettiva di artisti, ma la nascita di un Movimento, una scelta ardua che parte dall’analisi della non linearità del comportamento naturale dei fenomeni, quindi dal caos e dall’impossibilità di attuarne una previsione. Per questo motivo parte integrante dell’evento saranno le esposizioni, le installazioni , le perfomance che gli artisti metteranno in campo, che saranno di volta in volta definite, in considerazione dello spazio ospitante.
http://www.map13.org/
infomap13@gmail.com



INFORMAZIONI SUGLI ARTISTI FONDATORI DEL MOVIMENTO ARTISTICO PROATTIVO DENOMINATO MAP 13



Stefano Fanara nasce in Sicilia ed opera in Emilia Romagna da più di 25 anni. Ha conseguito la laurea in Pedagogia con indirizzo letterario filosofico presso l’Università Agli studi di Bologna ed insegna da più di due decenni nella scuola elementare. Fanara è un artista poliedrico, la cui arte spazia dalla pittura, alla fotografia, alla scultura, al teatro e al cinema. Ha realizzato numerose collaborazioni con personaggi ben noti tra cui si ricordano: Cecar Brie , Alfonso Sant 'Agata, Francis Pardeilhan, Prashant, Enrique Vargas, Jane Champion ,Fusako Yusaki, Alan Parker, Giuseppe Tornatore. Ha esposto in prestigiose gallerie italiane e straniere e in importanti musei in Europa e negli U.S.A. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private in Italia, Olanda, Germania, Spagna, Canada, Belgio, Francia, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d'America. E’ presente in importanti pubblicazioni tra cui si ricordano: 13x17 “Un’indagine eccentrica sull’arte in Italia a cura di Philippe Daverio, Rizzoli; 1000 artisti a Palazzo “ Vetrina dell’Arte contemporanea” a cura di Luciano Caramel, Mondadori e il catalogo d’Arte Moderna della Giorgio Mondadori. Dal 1998 è presente su”Art Diary Italia” e su “Art Diary International” della rivista Flash Art, Politi Editore.
http://www.stefanofanara.it/
http://www.stefanofanara.com/





Eliana Re nasce a Roma e attualmente vive a Palestrina, nella campagna romana. Studia Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma. Nel 1980, dopo aver frequentato un corso di pittura e scultura, apre un laboratorio di ceramica, avviandosi poi all’insegnamento. Sperimenta molte tecniche pittoriche e dal 1995 si dedica completamente alla pittura su tela. Dal 2006 realizza sculture in bronzo, in juta, in terracotta e cemento molecolare. Come scrive P. Levi: “le sue opere traducono nella materia flussi di coscienza, inquietudini sottili, e il senso di un percorso intimo e ansioso di conoscenza”. Su di lei hanno ampiamente scritto note personalità della critica fra cui: Vittorio Sgarbi nel testo: “I Giudizi di Sgarbi” edito da G. Mondadori; Paolo Levi in “Selezioni d’Arte”- Collana a cura di P.Levi per la Casa d’Aste MeetingArt di Vercelli; Rosario Pinto in: “ Fra tradizione e innovazione. Artisti italiani da non dimenticare”. Dal 2006 le sue opere sono presenti, su segnalazione della critica, nel Catalogo d’Arte Moderna edito da G. Mondadori.Molte sue opere appartengono a collezioni private e sono presenti in Musei d’Arte Contemporanea.
http://www.eliana-re.it/





Enzo Napolitano
Enzo Napolitano nasce ed opera in Sicilia da più dI 38 anni. Si diploma presso l’Istituto d’Arte di Comiso e si laurea in Decorazione presso l’Accademia delle Belle Arti di Agrigento.Ha insegnato pittura e tecniche pittoriche presso l’Accademia delle Belle Arti “ Mediterranea” di Ragusa. Ha realizzato numerose mostre personali e collettive in Italia, Europa e negli Usa. Ha realizzato diverse monografie, le più importanti con la casa editrice Mondadori con la curatela di Vittorio Sgarbi e Paolo Levi, altre monografie con La San Giorgio Arte S.R.L. e con il Centro Diffusione Arte di Palermo. Vincitore del primo premio “Festival di San Remo” con medaglia d’argento del Presidente della Repubblica. Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero. Ha rappresentato l’Italia alla Biennale di Malta come caposcuola del Magmatismo.
http://www.enzonapolitano.it/






venerdì 23 settembre 2011

COMUNICATO STAMPA


Edonè presenta le “Scie” di Francesco Iacono.


Sabato 1 ottobre 2001 si inaugura la personale di pittura dell’artista vittoriese Francesco Iacono.
Circa 50 opere tra oli e pastelli tracciano il percorso intrapreso da Iacono nell’ultimo decennio.
Francesco Gallo, che presenterà l'evento, nel suo testo critico scrive: “ L’impianto scenico è semplice, lineare, come detta tutta la sua poetica di contemplazione, l’atmosfera di luce radente e silenziosa nata in una ragusanità dalla pietra bianca e dai colori ammalianti, diffusi in tutte le opere di Francesco Iacono, che fanno un mondo, dalle mille e mille sfumature, una ricchezza senza fondo, che simula la danza delle ore e delle stagioni, come in un grande schermo moltiplicato, come di un virtuoso contagio che si articola, diventa linguaggio, di cose inanimate che diventano anima, prendono il respiro del vento, di cui si lasciano volteggiare nel cielo, oppure resistono, come carrubo, da cui si lasciano attraversare, come aria…”

Vernissage sabato 1 ottobre, ore 19.30, presso Edonè sita in via Cavour N°39, Vittoria.
La mostra curata da Giovanni Bosco di Arte Viva si protrarrà fino al 6 novembre 2011.
Orari : 10.00/13.00 – 17.00/20.00 (lunedì chiuso).
Info:
tel: 0932-861621 / 987522 cell: 333-1620826
e-mail: arteviva@live.it web: www.arte-viva.org






mercoledì 21 settembre 2011

‎"Si ricomincia con una nuova stagione piena di eventi"
Edonè sabato 1° ottobre 2011 alle ore 19:30 è lieta di invitarVi alla personale di pittura "Scie" di Francesco Iacono".
Aprirà l'evento il critico d'arte "Francesco Gallo".
La mostra si potrarrà fino al 6 novembre.
Orari : 10:00/13:00 17:00/20:00 (lunedì chiuso)

lunedì 30 maggio 2011

"DALLA FORMA AL SEGNO"

Vittoria ancora una volta si accinge a vivere giorni densi di eventi culturali.
Sabato 28 maggio con l’apertura della 4° edizione del jazz festival è stata inaugurata con notevole afflusso di pubblico riscuotendo grande apprezzamento, la mostra “Dalla forma al segno”.
Ancora una volta sala Mazzone diventa teatro di una mostra prestigiosa di importanza nazionale; dopo Fausto Pirandello, Fabrizio Clerici, Renato Guttuso le pareti della splendida sede espositiva sono impreziosite con opere dei grandi pittori italiani dal Novecento ad oggi.
Per dare l’idea di quello che fino al 19 giugno i visitatori ed amanti d’arte potranno ammirare si segnala la presenza di uno splendido disegno di Amedeo Modigliani del 1917, oltre ad altre 45 opere uniche tra cui opere di D’Anna, Dorazio, Fiume, Guttuso, Chia, Accardi, Dova, Vedova, Perilli, Scanavino, Music, Casorati, Pirandello.
L’esposizione realizzata in modo da illustrare il percorso pittorico con movimenti e tendenze che si sono succeduti in un secolo di pittura dal futurismo fino alla transavanguardia rende in maniera esaustiva l’importanza che l’arte ha nella società
L’evento organizzato da “Arte Viva”, sotto la direzione di Bosco Giovanni, da l’opportunità di organizzare visite con la presenza di guide sia per comitive che scolaresche.
Orario di apertura: da mar a giov. 10:00/13:00 18:00/22:00 ( ven. sab. e dom. fino alle ore 24:00) chiuso lunedì.
Ingresso gratuito.
Info: 0932-987522 861621 333-1620826
e-mail: info@arte-viva.org web: http://www.arte.viva.org/

http://comunitalia.eu


venerdì 27 maggio 2011

DALLA FORMA AL SEGNO

Sabato 28 inizia la 4° edizione del jazz festival e piazza Enriquez nonchè tutto il centro storico di Vittoria prende vita, si rivitalizza come a svegliarsi dal letargo . Gli eventi musicali che si terranno dal 28 maggio al 19 giugno attireranno come nella edizioni passate migliaia di visitatori , che quest’anno avranno un motivo in più per esserci, infatti, la splendida Sala Mazzone per tutto il periodo del festival ospiterà un’importante mostra che vanterà la presenza di opere di artisti celebri del nostro novecento : Casorati, Guttuso, Fiume, Guccione, Modigliani, Tancredi, Sassu, solo per citarne alcuni.
Voluta dall’amministrazione comunale nella persona del sindaco Nicosia e l’assessore alla cultura Luciano D’ Amico, questa mostra dice l’organizzatore Giovanni Bosco “è un evento che si sbaglierebbe a considerarlo minore rispetto al jazz festival”, l’importanza degli autori ed il livello qualitativo delle opere presenti, ha un notevole spessore culturale nonché didattico.
Dalla forma al segno questo il titolo della mostra (già abbastanza eplicativo); una vetrina dove tutti i movimenti pittorici o quasi, dagli inizi del novecento ad oggi trovano testimonianza: futurismo, realismo, spazialismo, art pop, astrattismo, transavanguardia proprio a rappresentare il cammino e la crescita culturale della società nel ventesimo secolo.
Per un attimo dice Bosco “ vorrei far leggere ai visitatori la storia attraverso la pittura” trasformando gli artisti in cronisti che raccontano non con la parola ma con i colori il tempo che passa ed il conseguente cambiamento delle cose.
In mostra di particolare interesse troviamo opere Futuriste quale il Poliparo di Pippo Rizzo e Rinascita di Giulio D’Anna. Di Modigliani un’ importante Ritratto di ragazza seduta del 1917, La spiaggia del 1955 e ritratto di Oppenheimer, opere d’interesse storico di Guttuso, Ragazza triste su fondo azzurro di Casorati, un raro Omaggio ai fratelli De Chirico di Fiume, di Zoran Music si potrà ammirare una rara opera del 43’ Terrazza goriziana, la cui composizione trova similitudini in Utrillo e De Pisis.
Si ha la certezza che a sala Mazzone e sopratutto a Vittoria si stiano realizzando in maniera sempre più frequente manifestazioni di alto spessore culturale oltre che sociale le recenti mostre FORMA E MATERIA su Fausto Pirandello, ILLUSIONE E REALTA’ su Clerici e Guttuso il mercato arte contemporanea M.A.C Vittoria 1° edizione tenutasi nel mese di febbraio presso i padiglioni fiera emaia, la mostra in corso negli spazi di Edonè (elegante salotto culturale situato nel cuore del centro storico, in via Cavour tra piazza San Giovanni e piazza Enriquez) su Nino Caffè dimostrano inequivocabilmente il grande lavoro di sensibilizzazione verso l’arte che Arte viva e l’amministrazione comunale stanno svolgendo, riuscendo a focalizzare l’attenzione a livello regionale sulla città di Vittoria.
Inaugurazione sabato 28 maggio presso la sala Mazzone, piazza Enriquez alle ore 19.30.
Orari di apertura: 10:00-13:00 18:00-22:00 (ven.,sab. e dom. fino alle ore 24.00) – chiuso lunedì
Ingresso gratuito.
Info:
Tel: 0932/987522 861621 333/1620826
e-mail: info@arte-viva.org web: www.arte-viva.org



Ecco in anteprima alcune opere presenti in mostra:




mercoledì 11 maggio 2011

mercoledì 4 maggio 2011

ANTOLOGICA DI PITTURA "NINO CAFFE' dipinti"



Si inaugura il prossimo 6 maggio un importante mostra antologica, omaggio al maestro Antonio Bettini, in arte “Nino Caffè”.
“Il pittore dei pretini”, come da tutti viene definito, rende protagonista dei suoi dipinti quel clero di provincia ignorante e ingenuo che si fa scandalizzare da una veste femminile o da qualche diavolo spuntato al’improvviso.
Caffè si diverte a schernire quel clero di provincia facendo uscire il lato grottesco e umano di una chiesa mista di fede e credenze.
Artista di fama internazionale, rappresenta uno dei vertici più importanti della storia dell’arte italiana.
“Il pennello di Pesaro”, così come venne definito da Irene Brin, titolare della galleria l’Obelisco di Roma, negli anni cinquanta, ha saputo in modo unico tradurre pittoricamente elementi coinvolti non solo nella storia italiana ma anche nella storia della capitale italiana, la Roma dei Papi, di Bonifacio VIII, Celestino V, Roma gerarchica fatta di cardinali, vescovi, preti e suore.
La sua è stata, pittoricamente , la più grande lezione sulla nostre radici, sulle radici dell’Europa cristiana, una lezione tra il buffo e il serio.
Critici illustri e scrittori di fama, hanno raccontato l’intera e unica storia a colori del pittore marchigiano, visto che le Marche e Urbino facevano parte dello stato pontificio prima del Regno d’Italia; da Buzzati a Rèpaci, da Alberico Sala a Aldo Palazzeschi. Tutti concordi nel ritenerlo raffinatissimo inventore di un mondo tutto italiano, umano, romantico, psicologico e ironico, sacrale e misterioso, drammatico e sensuale, scenografico e architettonico, fantastico e colorato.
Nella sue tele i pretini immersi in una Roma resa scenograficamente degna dei migliori paesaggisti europei, una Roma barocca con le sue basiliche dove all’orizzonte lascia sempre leggere quel simbolo: “Il Cupolone”.
In quest’ultimo periodo con le mostre che si sono tenute a Milano e l’antologica che il Senato della Repubblica in occasione del centenario della nascita si rivaluta, non solo la figura ma l’intera opera dell’artista italiano che rimane una della punte di diamante dell’intera figurazione italiana del dopoguerra.

Gli organizzatori sono orgogliosi nel dare la possibilità agli amanti d’arte del nostro territorio di poter ammirare da vicino la grandiosità della sua pittura.
Inaugurazione venerdì 6 maggio presso Edonè via Cavour, 39 Vittoria.
Orari di apertura: 10:00/13:00 17:30/21:00 dal martedì alla domenica, lunedì chiusura.
La mostra si potrarrà fino al 30 giugno 2011.
Ingresso libero.
Info:
Tel: 0932/987522 333/1620826
e-mail: info@arte-viva.org web: www.arte-viva.org

ECCO ALCUNE OPERE PRESENTI IN MOSTRA





martedì 22 marzo 2011

PERSONALE DI PITTURA "LA CARNE E L'ANIMA" DI LUCIANO VADALA'



Sabato 26 Marzo 2011 a Vittoria (Rg) alle ore 19.30 Edonè arteviva club, inaugura un’importante personale di pittura “La Carne e L’anima” di Luciano Vadalà.
La mostra curata da Giovanni Bosco, direttore dell’Area Culturale Polivalente, ospita circa quaranta opere uniche, dense di contenuti; nella loro inquietudine entrano in scena personaggi che scrutano e dialogano con chi si sofferma nell’osservazione.
Nei quadri di Vadalà come ...lui stesso afferma “...Le figure hanno una loro presenza, una loro essenza, una loro vita…”
Tra le opere esposte, di notevole interesse troviamo: “San Sebastiano contemporaneo” omaggio ad Agenore Fabbri, “Burattino con la maschera” che ricorda James Ensor, “Relax in green and water” inquietante quanto affascinante, opera dalle grandi dimensioni.
Saranno presenti critici e giornalisti tra cui: Andrea Guastella ed Elisa Mandarà.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni escluso il lunedì fino al 24 aprile 2011. Ingresso gratuito.

Edonè arteviva club
Via Cavour, 39
97019 – Vittoria (Rg)
Tel. 0932/861621 – 987522
Fax. 0932/803522
Mobile:333/1620826
www.arte-viva.org – infor@arte-viva.org
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mercoledì 9 marzo 2011

Edonè
Area Culturale Polivalente


Presenta

C'era una volta in Italia, serata a tema per i 150 anni dell'Unità d'Italia

17 MARZO 2011 ore 19.30

Interverranno i cantastorie
Luciano Busacca e Giovanni Virgadavola
che animeranno con canti e "cunta" dialettali.

Degustazione di
cibi tipici della tradizione contadina
(capuliato, tumazzu, pani 'i casa, ricotta ne cavagni, ulivi abbunati e ancora.....calia, calacavisi, dattili e ficu sicchi) tuttu vagnatu do miegghiu vinu vitturisi.

Per essere protagonisti della serata consigliamo un abbigliamento attinente al Tricolore.

Vi aspettiamo presso
Edonè
arteviva club
Via Cavour, 39
97019 - Vittoria


Per informazioni o prenotazioni:
0932/861621 - 987522

Ingresso: € 10,00

venerdì 4 marzo 2011

venerdì 18 febbraio 2011

venerdì 11 febbraio 2011

Anticipazioni del convegno dibattito "L'ARTE ED IL SUO MERCATO"

Anticipazioni del convegno dibattito “L’arte ed il suo mercato” che vede coinvolto il professore Francesco Gallo, e si svolgerà nel pomeriggio a partire dalle 18,00 alla sala conferenza del Padiglione B

“Il tema attorno al quale si è sviluppa il convegno è, appunto, il mercato dell’arte in Italia in questo momento, ma anche il rinascimento dell’arte in Sicilia nell’ultimo trentennio, i risvolti psicologici della crisi economica rispetto al collezionismo d’arte considerata come nicchia di rifugio, unico investimento che, nella peggiore delle ipotesi resta statico, ma che nella maggioranza dei casi acquista valore nel tempo – spiega il professore Gallo - . E’ anche da sottolineare il fatto che questa fiera del’arte si sviluppa in un grande distretto culturale come quello rappresentato dal sud est della Sicilia, che non ha eguali nel meridione d’Italia. La provincia di Ragusa dal punto di vista culturale, socio-antropologico ma anche economico e politico è un unicum accomunato da forti nuclei artistici come ad esempio il Gruppo di Scicli o il neo costituito nucleo di Gela o, ancora l’Accademia belle arti Mediterranea di Ragusa, il polo di Comiso legato all’Accademia di Viterbo”.

Un fermento culturale eccezionale che però, secondo il professore Gallo, non trova strutture permanenti capaci di valorizzarlo
"C’è una totale assenza di strutture museali accreditate, la stessa Raccolta Civica Cappello a Ragusa, custodisce le opere pregevoli ma non promuove nuove iniziative. A vittoria due eventi importanti, realizzati lo scorso anno e di notevole rilievo culturale e di richiamo che hanno riguardato le opere di Clerici e Guttuso e prima ancora Pirandello, non essendo inserite in una struttura museale permanente costituiscono solo un importante fattore di grande generosità ma che non trova conferme strutturali. Dobbiamo passare dal regime torrentizio delle fiumare d’arte ad un regime permanente e stabile. Definire in modo organico la rappresentazione e la fruizione dell’arte è fondamentale: dai musei alle fiere, dalle galleria ai luoghi di formazione, serve l’impegno a rendere l’arte attrattiva in modo tale che questa grande area, distretto del barocco più importante del mondo possa avere modi nuovi di esprimersi. Nella capacità di formare creativi e di valorizzarli ha radici una cultura”.

L’arte come trasformazione, sperimentazione di linguaggio

“L’immaginario viene trasformato nell’architettura, nell’urbanistica, nella strutturazione del paesaggio e qui, in questa zona ne abbiamo uno senza eguali: le chiuse ed i muretti a secco. Ma non siamo capaci di creare alcuna struttura capace di eguagliarlo nell’innovazione. La cultura è consapevolezza, senso comune, non è un dopolavoro, un refugium per chi possiede troppo e non ha altro da fare: cultura è modo di progettare e noi siamo in questo campo meglio degli altri.
Cosa ci contraddistingue nel mondo? Dal punto di vista tecnologico siamo al passo ma riusciamo a dare forma migliore, siamo al secondo posto dal punto di vista economico per le manifatture, perché siamo capaci di dare alle cose una forma diversa. Arte pura è sperimentazione sul linguaggio che da essa riceve grande stimolo. Il grande artigianato storico è straordinario per bellezza e funzionalità ma è fermo dalla fine del ‘700; le feste patronali sono imbalsamate perché non abbiamo il coraggio dell’innovazione. Ed il rischio è che prevalga il tradizionalismo, nemico vero della tradizione. La trasformazione, deve mantenere un legame alla memoria, le creazioni sono continuità ma anche discontinuità con il passato. Come un padre ed un figlio, che si somigliano certo ma la cui essenza è diversa. Dobbiamo avere il coraggio di creare nuova visibilità per l’arte che rompe gli schemi e insegna nuovo modo di pensare. All’interno di questa fiera che affonda nell’agricoltura la sua essenza c’è un rapporto significativo tra arte ed agricoltura. Come l’agricoltura crea ordine nella vita del campo, la cadenza delle stagioni, le semine, la determinazione degli spazi, la cultura mette ordine nel
L’effetto desiderante è la bellezza e qualità dei prodotti – conclude il professore -. Non abbiamo ancora acquisito la consapevolezza della grande forza che abbiamo nel mondo e la qualità dell’arte ci aiuta”.

lunedì 7 febbraio 2011

MAC VITTORIA 2011 - PRIMA EDIZIONE


Siamo in dirittura d’arrivo, dopo circa cinque mesi di preparazione e duro lavoro, fra pochi giorni la prima fiera d’arte contemporanea della provincia Iblea apre i battenti;
Giovedì 10 febbraio alle ore 17,00 negli eleganti padiglioni della cittadella fieristica Emaia a Vittoria si inaugura il MAC.
Saranno presenti critici, giornalisti, collezionisti, le istituzioni tutte.
Quest’evento ha l’ambizione di presentarsi vincente nelle idee e nella sostanza opponendosi a quel trend di pessimismo che la congiuntura epocale sta radicando in tutti i settori della società.
Il MAC Vittoria consentirà alla città di Vittoria ma anche all’intera provincia Iblea di accendere i riflettori su di essa grazie alle testate giornalistiche Nazionali, sarà veicolata in tutto il paese l’immagine di un territorio che eccelle, dalle strutture architettoniche Barocco e Liberty testimoni di una storia nobile e gloriosa, ai primati nel campo enogastronomico, cioccolata modicana, caciocavallo ragusano, Cerasuolo e le primizie di Vittoria ne sono esempio.
La provincia ragusana e pronta alla sfida: contendere i primati ad altre realtà già consolidate, nel campo delle ricettività del turismo culturale, avvalendosi dei suoi gioielli: paesaggio, clima, monumenti, cordialità della gente, oltre, all’apporto di ambasciatori quali Francesco Cafiso, Arturo Di Modica, Luca Marin.
Il MAC Vittoria voluto dalla tenacia ed intraprendenza di Giovanni Bosco direttore di ARTE ViVA si candida a crocevia e luogo di confronto per l’arte e la cultura in genere.
Durante l’evento si terranno conferenze sul tema del mercato artistico e la valenza che l’opera d’arte oggi ricopre come bene di rifugio.


http://www.arte-viva.org/
info@arte-viva.org