martedì 15 dicembre 2009

Importantissima mostra di Fausto Pirandello

Nella prestigiosa sede di "Sala Mazzone" (o meglio conosciuta come Antica Centrale Elettrica) a Vittoria (Rg) presso piazza Enriquez, inaugureremo Domenica 20 dicembre, alle ore 18.00, un importantissima mostra dal titolo Forma e materia, curata da Vittorio Sgarbi, dedicata al maestro Fausto Pirandello, figlio del grande drammaturgo Luigi.

Saranno esposte oltre sessanta opere (Dipinti e disegni 1921-1972) che toccheranno temi come:

Nascere carne, ossa e nervi. L’interpretazione del nudo in F. Pirandello;
-Figure femminili
- Natura e oggetto;
- Ritratti di famiglia e autoritratti;
- Il tema della Crocifissione;
- Immediatezza ed espressione: i pastelli.

svelando la personalità complessa dell’artista che reinterpreta all'interno delle sue opere, la luce accecante e il colore della Sicilia, e in particolar modo di Agrigento, paese d'origine della sua famiglia.



Gli interessati al catalogo della mostra, potranno contattarci ai seguenti recapiti telefonici: 0932/987522 oppure 333/1620826

FOTO INAUGURAZIONE
20 dicembre 2009


In foto: Giovanni Bosco, (Direttore Arte Viva), Vittorio Sgarbi(critico d'arte), Pierluigi Pirandello (figlio di Fausto Pirandello), Francesco Gallo (critico d'arte)


In foto: Giovanni Bosco (Direttore Arte Viva),Vittorio Sgarbi (critico d'arte), Giuseppe Nicosia (Sindaco di Vittoria), Luciano D'amico (Assessore alla cultura di Vittoria)









































sabato 14 novembre 2009

Esposizione presso Fiera Emaia Vittoria



Siamo presenti con innumerevoli opere alla 43° Campionaria Nazionale Fiera Emaia di Vittoria,

dal 7 al 15 Novembre 2009.

Venite a trovarci in 10° strada, investire in arte affina il gusto e accresce il sapere.



Ecco alcune delle opere presenti in fiera:






Artista: Tano Festa
Titolo: Da Michelangelo
Tecnica e anno: Acrilici su tela; anno 1978
Dimensioni: cm. 50x40

N° Archivio: 90/300/F 10 08


Artista: Domenico Cantatore
Titolo opera: Nudo bianco
Tecnica e anno: Olio su tavola, anno 1962
Dimensioni: cm. 50x35

N° Archivio: 8/100/C 10 08


Artista: Salvatore Fiume
Titolo opera: La spogliarellista Giapponese
Tecnica e anno: olio su masonite; anno 1968
Dimensioni: cm. 100x75

N° Archivio: 25/200/F 10 08




Foto esposizione:
















martedì 13 ottobre 2009

Proposte del mese



Artista: Mark Kostabi
Titolo: Senza Titolo
Tecnica: Olio su tela
Anno: 2002
Dimensioni: Diametro 30 circolare
Prezzo: € 4.000,00






Artista: Salvatore Fiume
Titolo: Scenario
Tecnica: Olio su masonite
Anno: 1990
Dimensioni: 90x90
Prezzo: € 40.000,00






Artista: Alberto Sughi
Titolo: Uomo nel paesaggio
Tecnica: Olio su tela
Anno: 90x90
Dimensioni: 90x90
Prezzo: € 32.000,00







Artista: Tancredi
Titolo: Musica Orientale
Tecnica: Mista su carta
Anno: 1952
Dimensioni: cm. 70x50
Prezzo: € 70.000,00




























giovedì 8 ottobre 2009

Arte Fiera Agrigento

Siamo presenti alla IV mostra internazionale d'arte moderna e contemporanea segnali del tempo 2009
dal 2 al 4 ottobre 2009


Alcune delle opere presenti in mostra:



Artista: Fausto Pirandello
Titolo: Nudo disteso
Anno: 1948
Misure: cm. 50x70
Tecniche: Olio su cartone







Artista: Ugo Nespolo
Titolo: Il teorema ignoto
Anno: 1990
Misure: 70x100
Tecniche: acrilici e intarsi su legno



Artista: Mario schifano Titolo: Famosi
Anno: 1993
Misure: cm. 70x60
Tecniche: smalti e acrilici su tela

lunedì 18 maggio 2009

Mostra Gianni Dova

L’Associazione Arte Viva ha organizzato una mostra di pittura del Grande Maestro Gianni Dova, presentando circa N°40 opere uniche.
La mostra, che si terrà presso il Teatro Comunale di Vittoria, curata da Giovanni Bosco e Franco Cafiso, titolare della famosa galleria d’arte di Milano, sarà inaugurata sabato 16 maggio alle ore 20.00 e si protrarrà fino al 10 giugno 2009.

Alcune immagini dell'inaugurazione:




Gianni Dova (biografia)








Gianni Dova si forma artisticamente a Milano. Frequenta i caffè letterari dove è in contatto con Guttuso, Vedova, Birolli, Morlotti, Cassinari, Migneco con loro riconosce l’importanza dell’opera di Picasso “Guernica” come simbolo di lotta degli artisti contro le barbarie delle dittature. Nel ’46 firma il manifesto del realismo “oltre Guernica”. Nel ‘47 conosciuto Cardazzo titolare della galleria “Il Cavallino” di Venezia fa la prima personale. Nel 1950 con Bertini, Fontana, Soldati e Vedova espone alla Galleria del Naviglio aderendo al MAC (Movimento Arte Concreta). Firma il manifesto dello Spazialismo con Fontana, Crippa, D’Angelo e in seguito il manifesto dell’arte Nucleare insieme a Baj, Crippa, Peverelli e D’Angelo. La sua pittura vicina al post-cubismo è attraversata da una sottile vena di capriccio e di surreale che guardano Mirò. Surrealismo che si accentua alla fine degli anni’50 quando trasferitosi ad Anversa ne frequenta gli ultimi discepoli Mattà, Lam, e Jorn. Nel tempo la sua pittura rappresenta un incrocio magico tra Surrealismo, Spazialismo e Tachismo; i suoi soggetti hanno forme zoomorfe quasi astratte e in alcuni casi privi di definizione. Motivo centrale dell’opera di Dova è la “Vita” non intesa come rappresentazione, ma come evocazione di tutte le sue manifestazioni reali ed irreali. I verdi, gli azzurri, i rossi sono simboli che evocano a volte l’erba, a volte il mare, a volte l’acqua, a volte il sole, ma non in senso figurativamente restrittivo perché l’azzurro rappresenta tutti gli azzurri possibili, non solo il mare o il cielo, ma l’azzurro dei sogni e della fantasia. Il verde non è solo l’erba o le foglie ma anche le tristezze e le angosce che ci opprimono. Il rosso non è solo fuoco e sole, ma anche la vivacità dello spirito, la ribellione al conformismo, la smania di ricerca.
Fin dagli anni sessanta frequenta l’amico e mercante d’arte Francesco Cafiso, al quale affida nel 1984 tutta la sua produzione. A tutt’oggi Cafiso in stretta collaborazione con la Signora Dova ne cura l’archivio.
L’opera di Dova, si trasforma nel tempo, dall’astrazione geometrica degli anni ’40 opposta ai novecentisti, al nuclearismo degli anni ’50, denuncia sociale e propensione al progresso. Dagli anni ’60 fino all’ultimo periodo affiora quell’immaginario surreale che abbandona la denuncia sociale e crea fondali, vegetazioni, creature irreali con forme prive da qualsiasi razionalità quindi libere da vincoli come l’uomo dovrebbe essere.









Alcune delle opere esposte alla mostra












Feticcio Indio, 1962-1973, olio su tela, cm 200x130 cm












Sera all'Uccellina, 1987, olio su tela, cm. 150x100














Mare Egeo, 1987, olio su tela, cm. 130x100













Fondali, 1987, olio su tela, cm. 147x114